Finalmente abbiamo un’idea (almeno approssimativa) riguardante il denaro attualmente nelle casse dello Stato greco, tra un mese Atene rischia il default
(ripubblicazione articolo del 12 maggio 2015)
Oggi, martedì 12 maggio 2015, la Grecia ha seriamente rischiato il default.
Il fattaccio è quasi avvenuto sul pagamento dovuto al Fondo Monetario Internazionale:
La Grecia ha pagato quei 763 milioni di dollari, ma non è questo quello che conta. Chiedetevi, piuttosto, in quale modo Atene abbia effettuato tale pagamento.
Ebbene proprio qui arriva la parte interessante. Ogni paese ha un deposito proprio presso il Fondo Monetario Internazionale. Questo denaro costituisce una garanzia di capitalizazzione dell’FMI da parte dei vari governi, e sono soldi che, teoricamente, non possono essere toccati, se non in condizioni veramente di emergenza.
Il governo Tsipras ha girato, come riportato da Bloomberg, circa 650 milioni di euro di tale deposito presso l’FMI allo stesso FMI. Un meccanismo perfettamente legale, ma che ha un limite enorme: ogni volta che un paese riduce il proprio deposito presso l’FMI, ha un mese di tempo per riportare le riserve al livello statutario.
Tradotto:
1) La Grecia ha creato un nuovo debito con l’FMI per ripagarne uno precedente
2) Atene ha un mese di tempo per trovare i 650 milioni di euro ritirati dalle riserve dell’FMI
Capite bene che qui siamo praticamente all’ultima spiaggia, e, a questo punto, senza un accordo la Grecia fallirà entro il 12 giugno (giorno in cui, tra l’altro, deve trovare altri 3,6 miliardi per ripagare chi detiene i titoli di Stato emessi da Atene).
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