Un intervento Americano in Siria ha alte probabilità di fallimento

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“Dobbiamo dare una lezione ad Assad”, questa sembra essere l’intenzione che spinge gli USA verso l’intervento militare in Siria, ma la Storia recente è contro ogni operazione militare in Medio Oriente

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La Storia, si sa, ha quella particolare caratteristica di ripetersi ciclicamente. Ci risiamo, gli Stati Uniti sembrano essere fermamente interessati a ritentare un attacco in Medio Oriente, ricordate tutti i fallimenti Americani degli ultimi anni in quella parte di Mondo ? Se avete la memoria corta, un ripasso Storico potrebbe farvi bene:

- Libano, 1983
Nel 1975 scoppia una violenta guerra civile in Libano, ma gli Stati Uniti evitano di intervenire per 8 anni. Temendo una vittoria dei terroristi che non sarebbe mai stata vista di buon occhio dall’Occidente, Washington fa approdare le proprie navi sulla costa Libanese nel Settembre del 1983. Il motivo ? Bisognava dare una lezione al Libano, ovviamente.
Un mese più tardi, alcuni kamikaze Sciiti fanno una vera e propria carneficina di Occidentali, uccidendo 241 Marines e 58 soldati Francesi. Nei primi mesi del 1984 Reagan decide di richiamare i Marines in patria, la guerra civile in Libano termina nel 1990, senza alcun intervento straniero.

- Libia, 1986
A Berlino Ovest viene bombardato il nightclub LaBelle, noto in città per essere frequentato soprattutto da soldati Americani. Gli USA accusarono la Libia di questo attentato, anche qui dunque bisognava “dare una lezione” ad un’intera Nazione. In questo caso l’attacco è stato soltanto aereo, muoiono soprattutto civili e la figlia del dittatore Gheddafi, che comunque resta saldamente al potere.

- Afghanistan e Sudan, 1998
Dopo il bombardamento da parte di Al Qaeda delle ambasciate Americane in Kenya e in Tanzania, gli Stati Uniti di Bill Clinton reagiscono contro l’organizzazione terroristica con diversi attacchi missilistici contro Afghanistan e Sudan che distruggono, tra le altre cose, un edificio che l’intelligence USA riteneva essere una fabbrica produttrice di armi chimiche, purtroppo poco dopo si scoprì, attraverso i diplomatici Europei, che l’edificio era una fonte primaria di medicine per l’intero Sudan.

- Iraq, 1993-1996-1998
Dopo un attentato sventato contro Bush Senior, nel 1993 il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ordina di lanciare missili Tomahawk contro il quartiere generale dell’intelligence Irachena.
Nel 1996 l’Iraq sfida l’Occidente trucidando la minoranza Curda del Paese e sorvolando una no-fly zone istituita dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU: gli Stati Uniti rispondono con un attacco missilistico.
Nel 1998 si comincia a sospettare che Saddam Hussein abbia armi di distruzione di massa, l’ONU richiede il permesso di inviare i propri ispettori per verificare il fatto ma Saddam minaccia gli ispettori di morte. La risposta Americana (e Britannica) non si fa attendere, seguono 4 giorni di bombardamento a tappeto sull’Iraq, in cui probabilmente sono state distrutte le prove della presenza di armi di distruzione di massa (sempre che siano esistite). Saddam Hussein rimase comunque al potere.

Gheddafi e Saddam Hussein: due nemici di Washington che ora sono entrambi morti in due diverse situazioni (uno è stato ucciso dall’esercito locale, l’altro è stato condannato a morte e impiccato). Tuttavia il primo tentativo militare di destituirli non è mai andato a segno, per quale motivo dovremmo attenderci un destino diverso per Assad ?
Tutte le volte che gli USA si sono messi in testa di “dover dare una lezione” a qualcuno, hanno battuto la testa contro pesanti errori strategici e fallimenti.

 

 

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