Gli Stati Uniti ormai stanno per riemergere dalla crisi cominciata nel 2008 per tornare a crescere, vi diamo qualche dato macroeconomico che prova questa tesi
Innanzitutto ricordiamo a chi ci segue una differenza di lessico per noi fondamentale: la “crisi” non si limita alla “recessione”.
Fino a quando un’economia non si riprende totalmente dalle conseguenze della recessione (cioè il periodo di contrazione del PIL), allora non è corretto parlare di “fine della crisi”.
Analizzando i 4 grandi indicatori macroeconomici dell’economia USA (produzione industriale, reddito reale, occupazione e vendite reali) vediamo che, ormai, Washington sta per mettere la testa fuori dall’acqua:
Questo è l’andamento dei “Big Four” dal giorno della fine della recessione.
Vi potreste domandare di quanto questi indicatori erano crollati nei mesi precedenti (cioè, appunto, quelli della recessione), ecco la risposta:
O, se preferite, vi diamo i dati scomposti in 4 grafici:
Guardando il dato medio, è evidente che ormai la crisi sia prossima alla conclusione:
Noi però ora vogliamo fare un passo in più.
Non si può capire il presente se non si guarda anche al passato, per tale ragione è interessante guardare i dati in questione su un periodo più lungo:
Certo, noterete che l’economia americana non è ancora in equilibrio di lungo periodo (ad esempio, il numero di occupati è ancora basso a causa anche dei grossi tagli nel settore pubblico, e il reddito reale ha bisogno di crescere ancora), ma qui in Europa una situazione del genere è ancora difficile da immaginare.
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