Nel secondo trimestre del 2016 gli investimenti privati negli USA hanno fatto registrare il peggiore calo visto dal 2009, ma i consumi sembrano reggere ancora
Gli ultimi dati sul PIL statunitense ci dicono una cosa molto chiara:
(Doug Short)
Ora, ci facciamo una domanda: quando si avvicina un periodo economico negativo, qual è la prima cosa che il cittadino medio taglia ?
Immaginate che questo cittadino medio abbia una parte del proprio denaro investita in qualche fondo e un’altra impiegata per il normale consumo. Che cosa si taglia prima di una crisi ? Ovviamente, la prima operazione sarà fatta sul risparmio, con un ridimensionamento degli investimenti per il futuro.
Questa è solo una delle varie spiegazioni che possiamo fornire per spiegare quel crollo degli investimenti privati. Ma così non spieghiamo il forte incremento dei consumi.
Altra teoria: i consumi sono cresciuti così tanto che l’americano medio ha dovuto tagliare i propri investimenti per queste spese. Possibile, ma ci sono stati altri trimestri in passato in cui i consumi privati sono cresciuti molto senza coincidere con un crollo degli investimenti.
Poi c’è la spiegazione più complottista, quella che va sempre bene. Gli investimenti sono scesi di molto, e quindi per sostenere il PIL gli USA hanno usato dei trucchetti contabili per far salire di molto i consumi. Possibile, ma non dimostrabile. È molto comodo cercare di spiegare un fenomeno che non si riesce a capire a fondo con una teoria simile, ma, si sa, a pensare male a volte ci si azzecca.
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