I rendimenti attuali sono troppo bassi per l’imminente inizio del processo di rialzo dei tassi negli Stati Uniti, ed ecco la consueta fuga di capitali dal mercato obbligazionario
È da quando Bernanke aveva gelato i mercati con la storia del “QE non infinito” che non vedevamo una cosa simile:
C’è però una differenza fondamentale tra il 2015 ed il 2013: nel 2013 sapevamo che Bernanke avrebbe rassicurato tutti dicendo che i tassi sarebbero stati rialzati solo dopo “un lasso di tempo considerevole” (la rassicurazione arrivò effettivamente un mese dopo), ma Janet Yellen sta per rialzare davvero i tassi, e non ci sono rassicurazioni che tengano.
Lasciamo dunque che si verifichi questo bagno di sangue sul mercato obbligazionario, mentre l’azionario continua allegramente ad ignorare la vicenda. Chi capisce qualcosa di finanza sa che, alla fine, la Storia ha sempre dato ragione al mercato obbligazionario, e che quindi anche l’azionario dovrà adeguarsi presto o tardi al cambio di rotta della Federal Reserve.
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