Se dovessimo scegliere un solo grafico sul quale basare la nostra analisi su quanto potrebbe accadere negli Stati Uniti nei prossimi mesi, non esiteremmo nemmeno un secondo
Dovendo scegliere un grafico solo per fare una previsione su quanto accadrà negli USA da qui alla fine dell’anno (e forse pure oltre), la nostra scelta cadrebbe molto probabilmente sull’andamento degli utili delle società quotate a Wall Street:
Come ormai sanno tutti, gli utili a Wall Street sono in fase calante per il momento.
Come invece molti non sanno (è notizia di pochi giorni fa), gli analisti “mainstream” (sì, quelli che quando sarebbe davvero importante azzeccare una previsione falliscono sistematicamente come nel 2000 e nel 2007, dobbiamo ammetterlo) vedono una luce in fondo al tunnel per la borsa americana dopo mesi di stallo.
In sostanza, l’opinione comune è che gli utili a Wall Street sono calati sia per il crollo del prezzo del petrolio che ha abbattuto le trimestrali del settore energetico, sia per l’apprezzamento del dollaro.
Gli analisti, tuttavia, ritengono che in questo momento tali effetti stiano perdendo la propria forza (fino al prossimo calo del petrolio ed al prossimo boom del dollaro), e, per questa ragione, dovremmo cominciare a vedere un miglioramento dei bilanci delle società quotate.
Inoltre, non va dimenticato che la riduzione del prezzo di un bene come il petrolio non può che giovare ad un’economia nel lungo periodo (Russia e Arabia Saudita comprese, probabilmente), e, dunque, dovremmo vedere qualche numero interessante nelle prossime trimestrali statunitensi.
Il grafico mostrato in questo post è fondamentale per due ragioni:
1) Se gli utili a Wall Street torneranno a salire, la Federal Reserve rialzerà immediatamente i tassi, nonostante l’inflazione sia ancora ben al di sotto del 2% fissato come target di lungo periodo
2) Un calo duraturo degli utili a Wall Street anticipa, di norma, una recessione nell’intera economia. Questo grafico dice che, per il momento, non si prevede una crisi negli USA (come nel 2000 e nel 2008, sì, ne siamo consapevoli).
Occhi puntati sugli utili. Quando la banca centrale pensa più ai mercati finanziari che al mercato del lavoro, non possiamo davvero fare altrimenti.
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