Le aziende operanti nel settore energetico statunitense devono sperare che i prezzi attuali del petrolio siano sufficienti a richiamare una ripresa convincente della domanda, oppure i prezzi del greggio scenderanno ancora
(ripubblicazione articolo del 6 marzo 2015)
Mentre confermiamo la nostra previsione sul prezzo del petrolio (pari a 70-80 $/al barile nel biennio 2015-2016), è impressionante vedere la sovrabbondanza di petrolio nelle scorte delle aziende energetiche operanti sul mercato USA:
Ora, i casi sono due:
1) O la domanda non è sufficiente per vendere queste scorte di petrolio
2) O i produttori sono reticenti a vendere petrolio allo stato attuale, prevedendo una ripresa nel prezzo del greggio
Capite bene che, fra l’ipotesi 1 e 2 c’è una distanza abissale. Nel primo caso, infatti, saremmo di fronte ad una domanda troppo ridotta rispetto all’offerta, cosa che farebbe sprofondare ulteriormente i prezzi del petrolio. Nel secondo, tuttavia, avremmo un volontario taglio all’offerta di petrolio che potrebbe portare ad una lievitazione dei prezzi di vendita.
Nella nostra previsione, evidentemente, preferiamo optare per la seconda ipotesi.
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