Ci sarebbero (e ci saranno) libri da scrivere sulla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali, ma vorremmo ricordare a tutti, a priori, una cosa
Quanto incompetente devi essere per ricevere meno voti di un idiota ? Chiedetelo a Hillary Clinton ed al suo staff di nullità. O meglio, non chiedetele proprio nulla, la Clinton è già il passato.
Se siete facilmente suscettibili, una volta letto questo post staccatevi da internet per qualche giorno, fate qualcosa di serio nella vita anziché soffrire di fronte alle analisi dell’espertone di turno che cercherà di spiegarci come mai Trump sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti.
Non guardate nemmeno i mercati, perché se credete davvero che la sola nomina di un presidente possa affossare la borsa, allora non siete fatti per il mestiere. Se la borsa dovesse scendere nei prossimi giorni, alcuni parleranno di una correzione, altri di una nuova fase ribassista, tanti parleranno e cercheranno di capirci qualcosa, ma lasciate perdere per qualche giorno, lasciate stare. Noi stessi cominceremo a fare calcoli sul futuro di Wall Street soltanto tra diversi giorni, e ve ne daremo conto.
Lasciate perdere tutto, non cedete al panico da film di basso livello sulla crisi del 2008. Non sarà l’elezione di Trump a distruggere il sistema, perché la verità è che nessuno sa, realmente, cosa farà Trump. Il suo primo discorso dopo la vittoria ci ha già mostrato un personaggio diverso da quello visto fino all’altro giorno: calmo, misurato e diplomatico. Siete stupiti? Se avete più di 40 anni e vi stupisce vedere un politico cambiare atteggiamento tra la campagna elettorale e l’effettiva elezione, non sappiamo cosa dirvi se non: che Dio vi aiuti.
E non dimenticate una cosa: se la borsa deve crollare, lo farà a prescindere dal nome dell’inquilino della Casa Bianca. Non sopravvalutate l’importanza che Trump può avere sui mercati, non fate questo errore. Se invece, a sorpresa, la borsa dovesse continuare a salire, osservate con divertimento lo stupore generale. In tanti cercheranno di trovare un motivo per spiegare quanto accadrà a Wall Street nei prossimi giorni, è nella natura umana cercare di dare spiegazioni a posteriori di qualsivoglia evento. Ma adesso non sappiamo perché i mercati reagiranno come reagiranno, non lo sapremo tra poche ore e non lo sapremo domani. Del resto, siamo ancora qui a dibattere sulle cause del crollo di Wall Street del ’29, dove diamine pensiamo di arrivare?
Lasciate stare tutto dunque, osservate un po’ quello che succederà, convincetevi di aver trovato una spiegazione su quanto accadrà se vi fa sentire meglio, ma non cedete al panico. Se Trump in serata dovesse togliersi la maschera di silicone e mostrare al mondo un baffetto autoritario sotto il naso, probabilmente avremmo motivo di preoccuparci. Ma dato che ci vorrà tempo per giudicare Trump, non credete alle reazioni istantanee dei mercati (anzi, se avete un po’ di pelo sullo stomaco, sfruttatele a vostro favore).
Giudicheremo Trump settimana per settimana da gennaio e, credeteci, saremo puntigliosi nei nostri giudizi esattamente come abbiamo fatto sino ad ora con Obama.
A risentirci
Se davvedo cominciano le minacce alla Yellen si comincerà a ballare.