Non crediamo nelle recessioni senza calo dei consumi, per tale motivo il dato (leggermente) negativo sul PIL statunitense del primo trimestre dell’anno non ci preoccupa
Alla fine il dato definitivo è arrivato: nel primo trimestre del 2015 il PIL statunitense si è contratto dello 0,17%:
(Dough Short)
Non è la prima volta che questo accade (anche se, come sempre, vi ricordiamo che per una recessione si attende di norma una conferma di contrazione economica nel trimestre successivo), ma vorremmo farvi notare una differenza fondamentale tra il primo trimestre del 2008 ed il primo trimestre del 2015.
Guardate la componente blu, i consumi nell’economia. Negli ultimi anni, ogni volta che abbiamo avuto un rallentamento del PIL con crescita dei consumi, nel trimestre successivo l’economia è tornata a crescere. La Fed sta per rialzare i tassi e questo creerà molto nervosismo sui mercati finanziari, ma fino a quando non vedremo segnali decisamente negativi per l’economia americana (calo dei consumi, crescita dei disoccupati, ecc.), una correzione a Wall Street non basterà a mandarci nel panico più totale.
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