Non è facile leggere i messaggi “nascosti” nei comunicati della Federal Reserve, ma ci sono buone ragioni per credere che il rialzo dei tassi negli USA non avverrà nel primo semestre
(ripubblicazione articolo del 23 marzo 2015)
Eravamo quasi certi, come molti altri, che la Fed avrebbe rialzato i tassi entro giugno 2015. Già, “eravamo”, perché dopo quello che è successo la settimana scorsa, siamo costretti a modificare le nostre previsioni.
In sostanza la notizia è questa: il rialzo dei tassi sarà probabilmente ancora più graduale del previsto (avrete notato l’ondata di acquisti a Wall Street subito dopo le parole di Janet Yellen).
Prendiamo la famosa “dot chart”, ovvero il grafico che ci dice dove i componenti del FOMC (ovvero coloro che decidono se alzare o meno i tassi) immaginano i fund rates nei prossimi anni.
L’ultimo grafico è il seguente:
Fate attenzione alla parte destra del grafico. Facciamo un confronto con la dot chart precedente:
Per la fine del 2015, la media dei tassi è passata dall’1,125% allo 0,625%.
Ma forse quello che più ha fatto godere il mercato è questo:
La curva immaginaria futura dei tassi è stata abbassata, e per questo dobbiamo pensare che sia difficile (ma non improbabile) vedere un rialzo dei tassi a giugno.
Le probabilità che il “giorno X” arrivi a settembre, invece, sono a questo punto molto elevate, a meno di nuovi colpi di scena a giugno.
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