Gli ultimissimi dati sull’inflazione negli Stati Uniti segnalano un’inattesa ripresa dell’inflazione: non è una brutta notizia, ma bisogna sempre fare attenzione

L’inflazione è una brutta bestia, in quanto è molto difficile da controllare (almeno nel breve periodo). Bernanke lo sa e, guarda caso, ha improvvisamente annunciato la possibilità di una graduale riduzione del QE un mese prima che venisse diffuso un dato sull’inflazione inaspettatamente in rialzo per gli Stati Uniti.
Parliamo in questo caso dei prezzi di produzione, ovvero i primi ad aumentare in un’economia (si va dai prezzi di produzione ai prezzi al consumo):

I dati sono impostati su base annua. Come vedete, a Maggio 2013 eravamo a 0,6%, a Luglio 2013 siamo già a 2,5%. La colpa è del QE ? No niente affatto, una crescita così improvvisa è sospettosamente troppo simile a quella del petrolio e della benzina.

Intendiamoci, prima o poi il momento della ripresa dell’inflazione deve arrivare per gli Stati Uniti, in quel momento però ci si aspetta che il tasso di disoccupazione sarà nettamente inferiore a quello odierno e il PIL in crescita costante.

La grande domanda è, una volta che l’inflazione farà la sua comparsa, riuscirà la Fed a controllarla ? Visto quello che è successo in passato, probabilmente sì, ma se così non dovesse essere l’oro potrebbe tornare a crescere.