Se davvero Wall Street fosse seriamente convinta dalla recente paventata svolta della Federal Reserve sul rialzo dei tassi, non vedremmo certamente quello a cui stiamo assistendo in questo periodo sui mercati finanziari
Se davvero i mercati credessero in un’elevata possibilità di rialzo dei tassi a dicembre per gli Stati Uniti, l’aria che si respirerebbe a Wall Street sarebbe molto, molto, molto più pesante.
Ora, ricordandovi che, ad oggi, gli utili delle società quotate negli USA risultano essere in calo (la Fed non rialza mai i tassi quando gli utili delle aziende quotate scendono), possiamo vedere un importante indizio di che cosa pensano realmente i trader sulle possibilità di una svolta monetaria del FOMC a dicembre nel grafico seguente:
Ora, per quanto il dollaro si sia rinforzato nelle ultime settimane, il numero di posizioni long aperte sulla valuta statunitense risulta essere in discesa dall’inizio dell’anno.
Bastano pochissimi secondi per invertire l’andamento del grafico (in quanti secondi Janet Yellen può dire: “Il Comitato ha deciso di rialzare i tassi di 25 punti base considerando la solidità mostrata dall’economia nazionale e le prospettive positive per il futuro” ? Probabilmente 6-7 secondi), ma, ad oggi, non ci sembra di poter dire che il mercato sia realmente convinto di un possibile rialzo a dicembre.
Come ho sempre detto, a maggior ragione dopo i dati usciti oggi, la Fed è in procinto di alzare i tassi a Dicembre.
Nota curiosa e … inquietante:
Siamo in piena occupazione in America. Quando mai si sono alzati i tassi al “picco”?
Un investitore dovrebbe farsi una domanda:
ora che abbiamo raggiunto il picco occupazionale dove mai potrà andare l’occupazione nei prossimi mesi? Davvero abbiamo bisogno del rialzo tassi dato che l’inflazione non si vede neanche con il binocolo? Ora che la Cina comincia a consumare meno e l’Iran innonda di liquido nero i mercati globali anche il petrolio lo vedo contribuire poco all’inflazione.
E se ci aggiungiamo la stretta sui tassi.. beh.. la risposta è facile
Ovvio che la Fed si asterrà dal fare altri rialzi non appena usciranno i dati poco confortanti ma tornare indietro (Qe4 o abbassamento tassi) se sarà necessario sarà anch’esso difficile da far digerire ai mercati quando saremo in estate 2016.
Leggevo oggi un articolo che parla del presunto “terzo mandato” della Federal Reserve, ossia la regola non scritta secondo cui la Federal Reserve non guarda mai soltanto i dati che arrivano dal mercato del lavoro, ma, senza ammetterlo, segue quasi sempre solo l’andamento del mercato.
Il problema è che il mercato, spesso (sempre ?) tende prima ad agire, e poi a riflettere sulle proprie azioni.
Come mostra una ricerca pubblicata un mesetto fa, c’è una relazione inversa tra il numero di volte in cui il FOMC ha utilizzato l’espressione “financial instability” nei propri comunicati ed il livello dei tassi di interesse. Per approfondimenti, consiglio la lettura della ricerca: https://www.bostonfed.org/macroprudential2015/papers/Rosengren-Peek-Tootell.pdf
i mercati voglio una cosa sola “tutto e subito”.
Vogliono salire nel breve, al futuro si penserà poi.
Gli investitori vogliono sempre soldi “ora” non “poi” quindi vogliono sapere che nel breve si vada all’insù, allora sono disposti a comprare, altrimenti “niet!”.
L’innalzamento tassi da quella illusoria sicurezza che tutto è passato e inizi la normalizzazione. Ma sappiamo tutti che non è così. Le strette si fanno quando si è in ascesa, non quando al top si tarperanno le ali, poichè già ancora piu’ su non c’è spazio per andare, in questo modo si spinge tutto all’erosione. Oltretutto c’è unabomba pronta a esplodere sotto di noi se non si inventeranno qualche stratagemma. E la bomba si chiama “debito emergenti” di 9.000 miliardi espressi in dollaroni americani. Se sale l’interesse, con brasile e argentina in affanno… BOOOM! E saluti a tutti. Ma a questo ci si penserà,così ragionano i mercati. I mercati sono quelli che ci mettono oggi i soldi, e che se ce li mettono vogliono riprenderli con gli interessi. I mercati sono pronti a metterli come a ritirarli al momento opportuno.
Così è sempre stato, così sarà anche questa volta.