Gli utili delle grandi società quotate si muovono secondo un andamento ciclico, e il mercato tende sempre ad adattarsi ai bilanci. Imparare a distinguere gli utili “veri” da quelli “fittizi” è una questione fondamentale per ogni investitore
Ogni volta che una società quotata pubblica una trimestrale, il primo numero al quale siamo abituati guardare è, probabilmente a ragione, l’utile (o perdita) per azione.
Questo è chiaramente riduttivo, ogni trimestrale è un documento a sé e vi sono un’infinità di indicatori, risultati e affermazioni societarie, ma oggi vogliamo limitarci a parlarvi degli utili per azione o, usando la sigla anglosassone, gli EPS (“Earnings per share”).
Avrete notato, seguendo l’andamento delle principali trimestrali negli Stati Uniti, che il ciclo economico attuale sembra essere vicino al picco:
(Business Insider)
Qualcuno di voi, invece, avrà sentito parlare di una discesa degli EPS.
Ma come, gli utili stanno calando o non stanno semplicemente crescendo ?
E se anche stessero calando, come mai la borsa non scende ?
Andiamo con ordine, gli EPS possono essere espressi in due modi:
1) “Non-GAAP”: ovvero misure del reddito aziendale non espressamente pari alla differenza tra ricavi e costi (ad esempio guadagni derivanti dal flusso di cassa, utile operativo, EBITDA, ecc.)
2) “GAAP”: ovveri gli utili veri, derivanti dalla mera differenza tra ricavi e costi aziendali
Normalmente, gli GAAP e Non-GAAP non differiscono particolarmente, lasciando all’investitore pochi dubbi su come un’azienda si stia comportando.
Già, “normalmente”, ma ora non siamo affatto in un periodo così normale a quanto pare:
Gli utili veri e propri (GAAP) sono in calo su base annua, mentre quelli più semplici da manipolare (non-GAAP) stanno mantenendo un andamento piatto con crescita praticamente nulla.
Un altro modo di vedere la questione è quello di calcolare il rapporto tra utili GAAP e utili non-GAAP, più questo valore è vicino a 1 (o 100%), più le due misure sono simili. Se questo rapporto scende, si può dire che il numeratore (utilil GAAP) è inferiore al denominatore (utili non-GAAP).
In estrema sintesi, dunque, questo grafico ci dice che c’è qualcosa che non va per le aziende quotate:
(Business Insider)
E così arriviamo alla divergenza tra utili e quotazione di mercato:
(Business Insider)
La quotazione di mercato non si muove mai insieme agli utili, ma li segue.
La differenza tra utili GAAP e non-GAAP è un fattore che deve destare preoccupazione, e quando entrambi gli indicatori cominceranno a scendere, vi saranno pochi dubbi fra i trader in merito alla valutazione delle società quotate.
Non facciamoci trovare impreparati a questo giorno.
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