Dopo aver visto un pessimo Gennaio, in tanti si chiedono che cosa farà Wall Street adesso: vediamo che cosa possiamo aspettarci dai mercati
Se ci seguite regolarmente ricorderete sicuramente quel post in cui abbiamo detto che Gennaio 2014 sarebbe potuto essere un pessimo mese per Wall Street (avevamo poi previsto in tanti altri articoli la correzione attualmente in atto).
Ecco quello che è successo a Gennaio:
Il Dow Jones ha avuto il suo secondo peggior Gennaio negli ultimi 24 anni (ovviamente, in mezzo, c’è stato quell’orribile Gennaio 2009, finora ancora lontano).
Prendendo in considerazione anche gli altri indici azionari, lo scenario è stato il seguente:
È interessante vedere quello che è successo dal giorno del tapering:
Si è creata una divergenza tra S&P 500 e indice VIX (il famoso “indice della paura”, che misura proprio la volatilità dell’S&P 500), ovviamente nel grafico seguente il VIX è stato invertito per mostrare la solita correlazione di cui vi parliamo:
Dunque, il VIX è salito e l’S&P 500 è sceso. La divergenza tra i due indici, però, è un segnale che non va trascurato. Prima o poi la linea rossa e la linea verde dovranno riavvicinarsi, ma come può succedere questo ?
Dato che un crollo verticale dell’S&P 500 porterebbe il VIX alle stelle (nel nostro grafico, quindi, il VIX “invertito” scenderebbe), possiamo facilmente capire che non sarà questa la manovra di aggiustamento che serve in questo grafico.
L’unico vero “aggiustamento” che può avvenire qui (cioè una riduzione della distanza, non naturale, tra VIX e S&P 500) è la seguente: l’S&P 500 dovrebbe frenare la discesa per un po’ di tempo, lasciando quindi che la volatilità si riduca portando il VIX a livelli più “normali”, è questa la nostra interpretazione della divergenza S&P500-VIX.
Zerohedge nota poi una cosa davvero interessante, le società quotate a Wall Street che operano nel mercato del credito hanno in realtà anticipato la correzione di tutti gli indici:
In questo momento è il credito che sta controllando la correzione, questo è innegabile. Anche qui, la divergenza creatasi negli ultimi mesi non è naturale e, prima o poi, scomparirà. Dato che una ripresa delle società che operano nel mercato del credito porterebbe ad una crescita più che proporzionale degli indici azionari (guardate quello che è successo nella seconda metà di Dicembre), ci sembra chiaro che anche qui l’aggiustamento non avverrà in questo modo. È molto più probabile vedere una stabilizzazione del credito cona una più lenta (rispetto agli ultimi giorni) discesa degli indici azionari, che portebbe ad una riduzione della divergenza nel grafico.
Conclusioni: che cosa vedremo a Wall Street nel mese di Febbraio ?
Nei prossimi giorni vi mostreremo che sta per tornare di moda la crisi del debt ceiling e, vedrete, questo influenzerà parecchio l’andamento dei mercati finanziari. In particolare, vi anticipiamo che la scadenza per il debt ceiling è fissata intorno alla metà di Marzo, il che significa che il Congresso dovrà tornare a discutere della questione entro la fine di Febbraio.
Alla fine di Febbraio ci sarà anche il primo discorso da Presidente della Federal Reserve di Janet Yellen. Febbraio, poi, è il mese in cui arriveranno tante relazioni trimestrali di società quotate a Wall Street.
Insomma, non si può dire che vedremo un mese noioso per i mercati finanziari, ma crediamo che la correzione procederà ad un passo più lento rispetto a quello degli ultimi giorni. Esistono però tre variabili fondamentali che potrebbero dare la sveglia ai mercati (in senso buono o meno):
1) eventuali difficoltà nel raggiungere un accordo iniziale decente nel Congresso USA per il debt ceiling
2) eventuali dietrofront sul tapering fatte da Janet Yellen dopo la riunione del FOMC di Febbraio
3) dati particolarmente eclatanti nelle relazioni trimestrali delle società quotate a Wall Street con maggiore capitalizzazione
Vi ricordiamo, in ogni caso, che la correzione non è affatto finita, ma dovrebbe fermarsi per qualche giorno, per poi riprendere con intensità variabile (vedete i 3 punti precedenti).
- il NYSE arresterà probabilmente la sua caduta per qualche settimana, come nel 2007:
- il Dow Jones dovrebbe continuare a scendere (questo grafico continua a far paura):
- l’S&P 500 deve scendere ancora, ma una fase di pausa ci può stare:
Comunque, per quanto riguarda l’S&P 500, Bank of America guarda con preoccupazione alla soglia dei 1750 punti. Se l’indice scende sotto questo livello, potrà crollare davvero in maniera impressionante:
Se vi intendete di analisi tecnica, però, saprete che in questo grafico c’è un’evidente divergenza rialzista tra prezzi e RSI, il che ci dà, ancora una volta, la conferma del fatto che per qualche giorno Wall Street potrebbe vivere una tregua, i problemi potrebbero arrivare nella seconda parte del mese di Febbraio.
Vi terremo sempre aggiornati, continuate a seguirci.
Lascia un commento per primo