Nonostante i guadagni di febbraio, Wall Street sta perdendo tutto il terreno guadagnato nelle ultime settimane; dopo anni di corsa verso l’alto, la battaglia tra “bull” e “bear” può finire in un solo modo
Questa settimana, l’S&P 500 ed il Dow Jones sono tornati ai livelli di inizio 2015, annullando di fatto la corsa registrata nelle quotazioni di febbraio (l’unica eccezione, a questo punto, rimane il Nasdaq grazie soprattutto ad Apple, destinata però a passare al Dow Jones).
Con uno spostamento dell’interesse dei trader dagli USA all’Europa e con il calo delle attese sugli utili delle aziende quotate, l’unica vera occasione di guadagno a Wall Street rimane la vendita allo scoperto.
E gli scopertisti avranno presto una grande occasione di guadagno, ma la scommessa rimane sempre la solita: indovinare il momento in cui arriverà “la” notizia capace di abbattere i prezzi in borsa, e, per ora, il rialzo dei tassi della Fed sembra essere una buona occasione.
Non va però trascurato l’effetto che le trimestrali relative ai primi tre mesi del 2015 (che saranno pubblicate ad aprile-maggio) potranno avere sui principali indici azionari, pensiamo soprattutto agli effetti del tracollo del petrolio sui bilanci delle società energetiche statunitensi.
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