Non abbiamo buonissime notizie per Wall Street: i nostri ultimi calcoli confermano i peggiori timori di molti, ma c’è un piccolo barlume di speranza
Andiamo subito al nocciolo della questione analizzando l’andamento dell’indice Dow Jones.
Vediamo il grafico mensile con il Chandelier Exit; se il DJI dovesse chiudere le contrattazioni di febbraio al di sotto dei 15.550 punti, allora sarà probabilmente il momento di tirare i remi in barca (se già non l’avete fatto) e aspettare che la tempesta passi:
Il primo segnale di vendita potrebbe arrivare questa settimana, sentiremo puzza di bruciato se venerdì alle 22 (ora italiana) il Dow Jones sarà sotto ai 16.300 punti.
Questo infatti è quanto dice il grafico settimanale:
Il grafico che più ci spaventa, come ogni volta, è quello del nostro indicatore Stocknizer 2 (linea blu).
Ci serviamo di tale indicatore con dati mensili per individuare il potenziale di discesa del Dow Jones, e possiamo tranquillamente dire che siamo circa a metà strada verso il fondo del baratro:
Questo grafico, però, lascia qualche speranza.
Nel 2009 l’indicatore si trovava nell’area di adesso in una situazione ben peggiore (eravamo già passati dai 14.000 ai 9.000 punti). Questo ci porta a pensare che la correzione in atto somigli molto di più a quella del 2000. La cosa non ci rassicura parecchio, ma non sarebbe male evitare un altro 2008.
Infine, vi diamo i nostri target per l’indice Dow Jones.
Con dati settimanali possiamo aspettarci abbastanza tranquillamente un “rimbalzino” verso i 17.000 punti (cioè verso il target mediano):
Su base mensile, invece, sappiamo bene che il target è inferiore:
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