Da alcune settimane è scattato a Wall Street un segnale di vendita piuttosto forte: presto i 2.000 punti dell’S&P 500 potrebbero essere soltanto un ricordo
Sebbene non ci piaccia diffondere il panico, è necessario qui fermarsi un attimo e fare una riflessione.
Negli ultimi tre anni abbiamo visto una crescita quasi senza precedenti a Wall Street, ed è dalla fine del 2011 che l’indice S&P 500 viaggia tranquillamente al di sopra della media mobile a 20 mesi.
Questo non è così anormale, in fondo la borsa americana rappresenta un mercato tradizionalmente rialzista (a contrario di quello di Shanghai), e valori sopra alla media mobile sono giudicati piuttosto comuni.
C’è però una regola d’oro in borsa: prima o poi quel vecchio e borioso analista che parla della media mobile si alzerà un giorno, guarderà le ultime contrattazioni e si renderà conto di aver ragione.
Non possiamo permetterci di ignorare l’inversione dell’indicatore MACD, che somiglia molto a quanto accaduto nel 2000.
Chi investe, poi, si sarà reso conto che un numero crescente di azioni a Wall Street è attualmente in una fase di mercato ribassista, cosa tipica delle grandi correzioni (per ora non ci sbilanciamo nel parlare di un’inversione di mercato).
Zero Hedge fa un buon lavoro nel mostrarci come il 21% dei titoli quotati negli USA siano attualmente in fase ribassista:
(Zero Hedge)
Correzione o inversione ? Troppo presto per dirlo, ma qualcosa sembra proprio che stia per arrivare.
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