Robert Shiller, premio Nobel per l’economia, è convinto che sia troppo presto per dichiarare l’esistenza di una bolla finanziaria a Wall Street
(ripubblicazione articol del 4 giugno 2015)
Non dobbiamo mai basare le nostre opinioni su quelle altrui, ma il premio Nobel per l’economia Robert Shiller (uno che anticipò di gran lunga la bolla immobiliare del 2008) ritiene che sia troppo presto per parlare di “bolla speculativa” a Wall Street.
Shiller fa tale affermazione basandosi sul clima di fiducia in borsa:
Se andiamo a vedere i rapporti prezzi/utili, vediamo che il mercato azionario è, con l’eccezione di pochi casi, decisamente sopravvalutato. Tuttavia, il clima di fiducia (che è quello che genera realmente le bolle speculative) non è paragonabile a quello del 2000.
Qualcuno dirà che l’indicatore in figura non ha funzionato nel 2008. Vero, ma è bene ricordare che la bolla del 2000 fu una bolla della borsa, mentre quella del 2008 fu una bolla del settore immobiliare. Nel 2015 si sostiene che il QE della Federal Reserve abbia generato una bolla a Wall Street, ma Robert Shiller, usando l’indicatore mostrato nel grafico, non è pienamente d’accordo.
Aggiungiamo, infine, che la borsa può benissimo crollare in stile 2008, non curandosi del clima di fiducia inferiore a quello del 2000. Pensate, ad esempio, a quella bomba ad orologeria costituita dai prestiti agli studenti negli Stati Uniti. Non capiamo nemmeno noi, tuttavia, come in tanti insistino nel paragonare la bolla dot-com del 2000 a quella odierna. Se volete cercare una bolla simile, forse dovreste guardare esattamente dall’altra parte del Mondo, a Shanghai.
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