Non serve effettuare un’analisi finanziaria particolarmente complessa per capire che le aziende energetiche quotate a Wall Street abbiano un enorme problema di sopravvalutazione
Il rapporto tra prezzo di un azione e guadagni dell’azienda (normalmente chiamato P/E) è un indicatore che, da sempre, ci dice quanto sia conveniente comprare o vendere in borsa.
Per questioni di ciclicità, il P/E risulta essere a volte bassissimo (caso in cui comprare azioni è conveniente) e a volte elevatissimo (caso in cui è meglio stare alla larga da un’azione, a meno che non la si voglia vendere allo scoperto). La fase in cui si trova attualmente Wall Street è, mediamente, una fase di sopravvalutazione.
Non parliamo veramente di “bolla speculativa”, perché la situazione non è ancora così drammatica, ma è bene che sappiate che, in un certo senso, il settore energetico rappresenta un bel pericolo attualmente per Wall Street.
Ecco un grafico in cui si possono leggere i rapporti P/E divisi per settore, ed i valori medi degli ultimi anni:
Concentratevi sul settore energetico, quel P/E è spaventosamente elevato.
Se poi aggiungete il sovraindebitamento delle aziende del settore, il quadro sembra essere ancora più chiaro.
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