L’ultimo trimestre del 2013 promette di essere molto volatile, vediamo insieme i possibili scenari
Prendiamo come riferimento l’indice S&P 500. Non molto tempo fa vi abbiamo spiegato perchè Wall Street non è in bolla in questo momento, ma dopo un mese di “sfasamento” per quello che è successo con il Government Shutdown e la crisi del debt ceiling, dobbiamo riconsiderare quanto sta accadendo nei mercati finanziari.
No, la bolla per il momento non si vede. Sì, l’indice S&P 500 è molto più alto di quello che potrebbe essere il suo valore “razionale”, ma è una cosa che è cominciata da poco tempo (circa 15 giorni) e parlare di bolla speculativa ci sembra, per il momento, eccessivo.
Ecco il problema:
I profitti per azione sono il motore primario di ogni indice azionario, ma questo vale solo nel lungo periodo. Per questa ragione non ci sembra giusto parlare di bolla speculativa, piuttosto ci attendiamo una delle due cose:
1) L’S&P 500 scenderà sotto i 1.700 punti
2) I profitti per azione saliranno
Il primo punto è favorito sul secondo, ma l’ideale sarebbe il verificarsi di entrambi gli eventi.
Un altro indizio interessante ci viene dato da quello che gli analisti chiamano “indice della paura”, cioè il VIX volatility Index S&P 500:
La volatilità sull’S&P 500 è ai minimi degli ultimi tempi, se 2+2 fa 4 presto vedremo una correzione a Wall Street.
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