Silenziosamente, l’S&P 500 ha avuto a febbraio il mese più positivo da ottobre 2011, ma non è tutto oro quello che luccica
(ripubblicazione articolo del 4 marzo 2015)
Leggiamo un po’ ovunque segnali di ottimismo folle (dicesi “euforia”) per l’ultimo incredibile mese di febbraio a Wall Street. Qualcuno di voi si sarà infatti accordo che febbraio 2015 ha rappresentato il maggiore incremento mensile nel valore dell’indice S&P 500 visto da ottobre 2011.
Con la fine del QE, un PIL rivisto verso il basso ed una transizione della Federal Reserve verso il primo rialzo dei tassi dal 2008, poteste pensare che non ci siano grandi ragioni per tutta questa euforia:
(Doug Short)
Se condividete il nostro scetticismo, avrete probabilmente tante domande nella testa e, forse, poche risposte chiare.
Alla domanda: “Perchè la borsa americana è salita così tanto a febbraio ?”, il blog ZeroHedge ci fornisce una buona risposta:
Le operazioni di “buyback” annunciate da parte delle aziende hanno toccato una cifra record a febbraio. In sostanza, tante aziende quotate stanno acquistando (e acquisteranno) una volume crescente di proprie azioni presenti sul mercato.
Tutto legale, certo, ma sapere che chi vi vende le azioni ne sta acquistando un grande volume per gonfiare il prezzo non dovrebbe farvi stare proprio tranquilli tranquilli.
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