Il Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato sembra piuttosto ottimista riguardo ai due tormentoni più recenti del Governo: aumento dell’IVA e IMU sulla prima casa
A prescindere dal fatto che noi non crediamo ad una parola di quello che Zanonato ha dichiarato ieri (non so se ricordate quello che il Ministro si lasciò scappare poco tempo fa riguardo al tema), pare che ci siano ragioni – di difficile comprensione – che stanno portando Saccomanni e Zanonato ad una strana e radicale posizione di ottimismo per il futuro.
Facciamo uno sforzo di fantasia, mettiamo che Zanonato alla fine abbia ragione, immaginiamo che il Governo Letta riesca a bloccare definitivamente l’aumento dell’IVA (e non lo rimandi per sempre) e che elimini pure l’IMU sulla prima casa. La domanda che ci poniamo è semplicissima: da dove arriveranno i soldi ?
Non parliamo dell’UE, fino al 2014 non possiamo avere nessun finanziamento da Bruxelles (e, comunque, non pensate che nel 2014 avremo fior di quattrini dall’Europa, qualche spicciolo se va bene), esistono quindi tre modi per racimolare soldi:
1) Tagliare la spesa pubblica (che, purtroppo, potrebbe convertirsi in un taglio all’istruzione e alla sanità, non in un taglio alle poltrone degli “amici di” e dei “parenti del”)
2) Aumentare le tasse (magari facendo come nel decreto del fare, mandando avanti Alfano a dire: “abbiamo fatto un grande goal per l’Italia”, goal che rappresenta un aumento nascosto della pressione fiscale, mentre Letta sostiene beatamente il contrario)
3) Emettere titoli di debito pubblico (la solita vecchia storia, ma d’altronde i soldi bisogna prenderli da qualche parte)
Cosa credete che farà il Governo ? Per esperienza siamo portati a puntare sul 2), magari con un eventuale 3). Il punto 1) sarà fatto prima o poi, ma sarà fatto male (tagliando, appunto, spese per l’istruzione e per la sanità).
Speriamo di sbagliarci.
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