L’anomala crisi brasiliana rimane una delle storie principali negli ex-BRICS, e gli scandali politici non fanno altro che fungere da cornice ad un quadro spaventoso
Iniziando con lo scandalo Petrobras e finendo con l’ultima bufera che ha investito l’ex presidente Lula, sembra essere davvero un periodaccio per il Brasile.
Ma Petrobras e Lula sono solo la punta dell’iceberg di un sistema che sta facendo acqua da tutte le parti. Il settore terziario brasiliano è letteralmente in ginocchio:
(True Economics)
Il settore terziario brasiliano sembra essere in uno stato peggiore di quanto registrato nella fase più acuta della crisi nel 2009, e, come se non bastasse, questo dato è totalmente sfasato e ben al di sotto rispetto a quanto registrato negli altri “BRIC” (già comunque in fase di difficoltà).
Anche il settore secondario brasiliano sta arrancando parecchio:
(True Economics)
Volendo visualizzare il problema:
(True Economics)
Chiudiamo con una riflessione: teniamo d’occhio i prezzi del minerale di ferro. Sì, perché gran parte del rallentamento del settore secondario brasiliano viene dal crollo dell’attività del gigante minerario Vale (il più grande esportatore mondiale di minerale ferroso).
Il 2016 è iniziato in maniera stranissima per questa materia prima:
Arriverà un crollo dei prezzi o è la fine di un trend negativo che dura ormai da diversi anni ?
Anche da questo dipende il destino di un intero paese.
Da ridere comunque il grafico iniziale !
Guardate l’unica “regione” del mondo che non è mai scesa sotto 50 ma neanche per scherzo…
la Cina
al massimo pelo pelo sui 50… ma vi sembrano credibili i dati che danno le case di statistiche cinesi?
Tutti almeno una volta sono scesi loro no… Appena si avvicina il 50 eccoti che risalta su…
Questi trucconi… piace vincere facile.
Sarà, ma io mi fido molto di più di questi dati di Markit piuttosto che dei dati veramente ufficiali (cioè non quelli che mostriamo in questo post)